lunedì 23 luglio 2012

DOPO DUE MESI ANCORA ZONE ROSSE

L'azione immediata e l'attesa forzata: il dilemma dei sindaci Demolizioni, recuperi, scuole e chiese. Provincia da rifare

A due mesi dal sisma si agisce e si aspetta. Per quanto contraddittorio può sembrare, sono comunque due facce della stessa medaglia. Ogni Comune e ciascun settore, da quello produttivo a quello culturale, si sta adoperando per rialzarsi e, contemporaneamente, si aspettano i soldi dello Stato.

Cento

«Nel capoluogo stiamo lavorando per la messa in sicurezza di alcuni edifici che creano ancora disagio - afferma Lodi -. Il centro storico è vivo e lo stiamo dimostrando; ci sono concerti, iniziative e cinema all'aperto. Dobbiamo convivere con le transenne; anche se le stiamo riducendo». Proseguono gli interventi anche nelle frazioni: «Tutte le nostre chiese si affacciano sulla pubblica via - continua il sindaco - e questo rende le operazioni più complicate; i progettisti stanno studiando un sistema di puntellamento che non implichi la chiusura, per anni, della strada». Anche le aziende sono in forte ripresa e, conclude: «Quelle più in difficoltà sono le piccole e medie industrie; noi cerchiamo di star loro vicino. Rialzarsi sarà faticoso ma non si danno per vinte».

Bondeno

«Abbiamo messo in sicurezza diverse strutture e pianificato alcune demolizioni di edifici irrecuperabili e pericolosi per la pubblica sicurezza - spiega Fabbri -. Ci stanno arrivando molte donazioni e ne siamo felici. Per le scuole vorremmo stabilizzare la situazione per l'autunno e, in un secondo momento, progettare un polo scolastico antisismico. Siamo ancora sottoposti al patto di stabilità e questo non è un bene».

Poggio Renatico

«I lavori al centro civico sono momentaneamente sospesi; si procede invece con la messa in sicurezza del castello -ha comunicato Pavani -, che dovrebbe concludersi entro la prossima settimana; questo consentirebbe di ripristinare, almeno parzialmente, la viabilità». L'attenzione maggiore però, in queste ore, è rivolta al "Piano case", ovvero la ricerca di alloggi sfitti da destinare a chi è, momentaneamente, fuori casa. «Domani avremo una riunione in Regione per capire come muoverci - ha concluso il sindaco -. Aspettiamo tutti il 27, quando tutto sarà affidato alla gestione commissariale di Errani, la situazione dovrebbe prendere un po' di velocità».

Vigarano Mainarda

«Procediamo con la demolizione degli edifici che non si possono salvare e ci applichiamo per tornare alla normalità - ha spiegato la Paron -. Stiamo anche valutando alcune ipotesi per capire se sarà possibile anticipare i lavori per la creazione del polo scolastico».

Sant'Agostino

Dopo l'abbattimento del municipio si guarda alla demolizione delle scuole medie: «Ci prendiamo un attimo di tempo ma a breve inizieremo i lavori anche sull'edificio scolastico - ha detto Toselli -. Nei prossimi giorni si procederà con lo smaltimento delle macerie del palazzo e ci si attiverà per riaprire la strada al normale traffico; così com'era prima del 20 maggio».

Mirabello

Liberata la scuola, attivati i centri estivi e riaperta la viabilità, il Comune può respirare; ma il lavoro è ancora moltissimo. Il futuro della chiesa è in fase decisionale; l'avis ha ceduto il posto alla canonica trasferendosi momentaneamente a Vigarano e le industrie cercano di fare gruppo per ripartire.


TRATTA DALLA NUOVA FERRARA ONLINE

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