mercoledì 18 luglio 2012

TOLTO IL SEQUESTRO ALLE AZIENDE DI SANT'AGOSTINO

SANT'AGOSTINO. A quasi due mesi dalle tragedie del terremoto, la procura di Ferrara ha dato il via libera al dissequestro dei capannoni della Ceramica Sant'Agostino e della Tecopress andati distrutti nella prima scossa del 20 maggio e nei quali hanno perso la vita gli operai Leonardo Ansaloni e Nicola Cavicchi (a Sant'Agostino) e Gerardo Cesare (a Dosso). Proprio per queste tragedie è stata aperta un'inchiesta giudiziaria per stabilire cause e responsabilità per i crolli. Dopo aver sentito il parere del perito incaricato dalla procura (Claudio Comastri), il pubblico ministero Alberto Savino ha firmato il provvedimento di dissequestro. «A questo punto - dichiara il pm - si può iniziare e rimuovere le macerie e fare pulizia all'interno in modo da proseguire le indagini ma al tempo stesso di dare la possibilità di riprendere al più presto l'attività lavorativa». Ricordiamo che per i crolli delle fabbriche ferraresi dello scorso maggio sono stati inviati dalla procura di Ferrara un totale di 28 avvisi di garanzia. Cinque per la Ceramica Sant'Agostino, 15 per la Tecopress e 8 per l'Ursa, l'azienda di Ponte Rodoni nella quale perse la vita l'operaio marocchino Tarik Naouch e le cui indagini in quest'ultimo caso sono affidate al pm Nicola Proto. Nel collegio tecnico dell'accusa sono impegnati Alessandra Aprile (Università di Ferrara), Elisa Magnezzo di Rovigo, Matteo Berti, geologo (Università di Bologna) e Marco Baglioni, di Tresigallo. Si dovono confrontare con i tecnici delle difesa.

Tratta da: LA NUOVA FERRARA ON LINE