lunedì 23 luglio 2012

SANT'AGOSTINO: IL CAMPANILE E' DA RINFORZARE

La sovrintendenza rassicura il Comune: iniziano i lavori per la messa in sicurezza.

Il centro del capoluogo è ancora chiuso al traffico ma, se prima tra le transenne si poteva scorgere il palazzo municipale, adesso l'occhio si posa solamente su una protuberanza bianca che invade prepotentemente la piazza del paese. Lo scorso giovedì tra polemiche, sorrisi, lacrime e denti stretti, è stato abbattuto il simbolo del terremoto del 20 maggio ma, le operazioni in programma sono ancora tante.

«Nei giorni scorsi abbiamo già iniziato a recuperare parte del materiale cartaceo rimasto sotto le macerie - ha spiegato Filippo Marvelli, assessore ai lavori pubblici -; l'esplosione è andata come previsto e quindi non sarà particolarmente difficile estrarre i documenti». Le rovine del municipio sono state coperte per riparare il tutto da eventuali intemperie ed evitare furti o atti vandalici; a questo scopo una pattuglia dell'esercito staziona davanti ai resti 24 ore su 24.

«Oggi, con l'appoggio della sovrintendenza, cominceranno le manovre per recuperare i beni artistici e architettonici - ha continuato l'assessore -. Vista la delicatezza del caso, seguiremo alla lettera le istruzioni degli esperti; tenteremo di recuperare parte di questo famoso soffitto e altri beni. Non sappiamo ancora quanto e cosa riusciremo a salvare; certo faremo il possibile». L'intervento di Vittorio Sgarbi ha acceso i riflettori, o almeno aumentato i watt, su una struttura che non poteva essere salvata. L' "opzione esplosivo" non è stata una scelta facile e presa a cuor leggero dall'amministrazione; è sparito un simbolo ma, come ha detto un cittadino pochi secondi dopo il crollo: «Non poteva essere altrimenti». Il critico d'arte ha promesso battaglie, denunce, tribunale e scandali ma oltre ai consensi degli addetti ai lavori, il sindaco Toselli, ha l'appoggio di una comunità intera. «Noi siamo tranquilli - ha concluso Marvelli -; sappiamo di aver fatto la scelta giusta e soprattutto siamo consapevoli di aver seguito interamente l'iter procedurale. Abbiamo avuto il consenso della sovrintendenza; questo è quanto. Anche dopo le parole di Sgarbi, la sovrintendenza ci ha rassicurato dicendoci che abbiamo agito nel pieno rispetto delle regole». La nuvola di polvere e fumo sollevata dagli eventi degli ultimi giorni ci metterà un po' più di 3 secondi per dissolversi ma «passerà», come ha affermato fiduciosa l'amministrazione. Oggi cominciano anche i lavori di messa in sicurezza del campanile. L'edificio non sarà smontato, abbattuto o ridotto; rimarrà nella sua posizione e gli interventi verranno eseguiti da una ditta specializzata che si è occupata, nelle scorse settimane, di effettuare tutti i sopralluoghi del caso.

Secondo le parole del sindaco e dell'assessore, dovrebbero essere inseriti dei materiali compattanti all'interno delle crepe per permettere anche il consolidamento della cella campanaria che, al momento, versa in condizioni drammatiche. In seguito, si dovrebbe procedere con l'avvolgimento dell'intera struttura anche attraverso cavi e tiranti necessari per stabilizzare completamente il campanile.


TRATTA DA: LA NUOVA FERRARA ON LINE

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