giovedì 19 luglio 2012

TERREMOTO: ENTRO LUGLIO LA CHIUSURA DELLA TENDOPOLI

Esauriti i 50 milioni a disposizione per i primi interventi d'emergenza. Solo Cento sforerà i tempi. Anche per le schede Aedes la scadenza sarà a luglio, ma Ferrara ha chiesto qualche giorno in più. Il Piano casa regionale pronto entro l'autunno.

Sono 1.084 le persone tuttora fuori casa in provincia di Ferrara a causa del sisma, di cui 350 ospitate nella tendopoli di Santa Liberata a Cento, 20 nelle scuole medie di Bondeno e 71 nel campo di San Carlo nel territorio di Sant'Agostino. Il resto sta trovando alloggi o negli alberghi. In molti casi si tratta di cittadini extracomunitari, che sono una percentuale decisamente elevata rispetto al totale di coloro che sono attualmente in tenda. Il punto lo ha fatto questa mattina la Provincia nel corso di un vertice con i Comuni interessati (era assente Mirabello perchè impegnato in una riunione di giunta) convocato dalla presidente Marcella Zappaterra. Motivo dell'incontro è stata la condivisione con i singoli territori di una tabella di marcia per la progressiva chiusura delle tre strutture che tuttora danno accoglienza alle persone dopo il terremoto del 20 maggio scorso. I numeri arrivano dal Centro di coordinamento provinciale.

La ragione di accelerare i tempi per la chiusura delle strutture è favorire il prima possibile il ritorno delle famiglie nelle loro abitazioni, anche in considerazione del fatto che sono esauriti da settimane i 50 milioni di euro in dotazione alla Protezione civile per far fronte a queste spese, precisa la Provincia. Contestualmente la presidente ha chiesto ai Comuni di innestare la quarta anche per quanto riguarda il numero di schede Aedes, cioè i sopralluoghi tecnici per la definizione dell'agibilità delle abitazioni. Sul primo punto tutti i Comuni si sono impegnati ad una chiusura dei centri di accoglienza entro la fine di luglio e laddove il problema è più complicato, vedi Cento, si può procedere nel frattempo a smontare le tende non occupate e quelle che lo sono solamente in parte, ottimizzandone l'utilizzo. Anche Ferrara si è impegnata a chiudere il prima possibile la Casa senza frontiere che attualmente dà ospitalità a sole quattro persone.

Sul secondo tema, 160 sono risultate le schede Aedes ancora da evadere a Bondeno, 74 a Cento, un centinaio a Sant'Agostino e circa 350 a Ferrara. Tutti, tranne la città, hanno dato rassicurazioni che il lavoro sarà portato a termine entro la fine dello stesso mese di luglio. Visto che servirà fino alla prima decina di agosto al Comune capoluogo, come affermato dall'assessore Modonesi, la proposta è di mettere a disposizione degli altri territori le squadre tecniche necessarie per stare dentro i tempi programmati.

A Bologna la prossima settimana è convocato dal commissario Vasco Errani un vertice proprio su questi temi a livello regionale, in attesa del Piano casa che dovrebbe essere pronto prima dell'autunno. Durante l'incontro c'è stato tempo anche per alcuni numeri. Si tratta delle spese per soli servizi alle persone fatte da Comuni e Provincia nelle prime 72 ore e nei giorni successivi al sisma, per un totale di 3.172.970 euro.

TRATTO DA: LA NUOVA FERRARA ON LINE

Al link: http://lanuovaferrara.gelocal.it/cronaca/2012/07/18/news/terremoto-entro-luglio-la-chiusura-delle-tendopoli-1.5422799